"Un sorso di Gattinara. Purché vero, Si intende, non chiedo di più!"
Così scriveva Mario Soldati in uno dei suoi brevi racconti dedicati ai luoghi di Piemonte a lui cari. Il Gattinara è un vino di antiche origini, I cui vigneti furono impiantati dei romani nel II secolo a.C..
Si ritiene, peraltro, che l'abitato di Gattinara sorga nel luogo dove il proconsole Quinto Lutazio Catulo sacrificò alle divinità le spoglie di guerra dei Cimbri, vinti nell'estate del 101 a.C. nei pressi di Vercelli; qui venne eretta la "Catuli Ara", Ara di Catulo, da cui presero il nome la città ed il vino. Qualche secolo dopo, nel 1518, il cardinale Mercurino Arborio, marchese di Gattinara e Cancelliere di Carlo V, lo presentò alla Corte del Re di Spagna, facendolo conoscere alla nobiltà europea e offrendolo quale efficace mezzo di trattativa diplomatica. Ancora oggi la raffinata D.O.C.G., riconosciuta nel 1990, è prodotta unicamente nel territorio di Gattinara.
Zona di produzione: comune di Gattinara, in provincia Vercelli.
Vitigni: Nebbiolo (localmente chiamato Spanna) dal 90% al 100%; sono ammesse Vespolina max 4% e/o Uva Rara (Bonarda di Gattinara), complessivamente non oltre il 10%.
Colore: rosso granato che, nel tempo, assume venature aranciate.
Profumo: inteso, fine e persistente, speziato con sentori di viola.
Gusto: asciutto e armonico, con caratteristico fondo amarognolo.
Invecchiamento: minimo 35 mesi, di cui 24 in legno, secondo il disciplinare. La tipologia "Riserva" richiede un periodo di invecchiamento più lungo: 47 mesi, di cui 36 in legno
Temperatura di servizio: 18° - 20°.
Abbinamenti: ottimo con i primi piatti (soprattutto il risotto); altrettanto apprezzato con selvaggina (capriolo e lepre), carne (brasato, filetto, bollito) e formaggi a pasta dura. La D.O.C.G. Gattinara si presta anche ad essere assaporata come vino "da meditazione".