Il vino Bramaterra è prodotto nel territorio di sette comuni della zona collinare limitrofa al parco naturale delle Baragge, protetta dal Monte Rosa. Pare che la sua origine sia dovuta ai servi della gleba che, divenuti liberi, si stabilirono in quel territorio e coltivarono la vite, ottenendo un vino di grande pregio. Il nome Bramaterra compare, per la prima volta, in una pergamena del 1447 e pare voglia significare l'affinità e la vocazione agricola di questo territorio.
Riconosciuto D.O.C. nel 1979, era anche chiamato "Vino dei Canonici" in quanto particolarmente gradito alla curia vercellese.
Zona di produzione: comuni di Brusnengo, Curino, Masserano, Sostegno e Villa del Bosco in provincia di Biella; comuni di Lozzolo e Roasio in provincia di Vercelli.
Vitigni: Nebbiolo (localmente chiamato Spanna) al 50% all'80%; sono ammesse Croatina max 30% e/o Uva Rara e Vespolina, da sole o congiuntamente, max 20%.
Colore: rosso granato, con sfumature aranciate.
Profumo: intenso e persistente (si percepiscono note speziate), lievemente etereo.
Gusto: buona struttura con la buona tannicità.
Invecchiamento: minimo 22 mesi, di cui 18 in legno secondo il disciplinare. La tipologia "Riserva" richiede un periodo di invecchiamento più lungo: 34 mesi, di cui 24 in legno.
Temperatura di servizio: 16° - 18°.
Abbinamenti: ottimo con i primi piatti (soprattutto con il risotto); altrettanto apprezzato con la carne, specie con il tacchino.